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domenica 31 agosto 2014

Recensione "Storia di una ladra di libri" di Markus Zusak

Buonasera miei amati lettori! Eccomi finalmente con la prima recensione del blog  *-* stavate aspettando come me questo momento? Spero di sì, perché mi sto sentendo davvero potente. bhuahahahahah



Da quando uscì il trailer del film tratto dal libro, nel 2013, Storia di una ladra di libri è entrato nella mia wishlist. E quest'estate finalmente sono riuscita a leggerlo, più o meno una quindicina di giorni fa. 


TITOLO: Storia di una ladra di libri, precedentemente pubblicato come "La bambina che salvava i libri"
AUTORE: Markus Zusak
EDITORE: Frassinelli
PREZZO: 16,90
PAGINE: 562


TRAMA: È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.



Recensione

Ho amato in maniera morbosa questo libro. Non riesco a togliermelo dalla testa. Ne sono innamorataÈ narrato in prima persona dalla Morte, disegnata non come la classica "mangiatrice di anime", quanto più colei che, prendendo fra le braccia le anime dei morti, prova sentimenti; indifferenza, dolore, ironia, amarezza...
È senza dubbio partecipe delle vicende umane, e lo dimostra interessandosi della vita della piccola Liesel Meminger. Il libro comincia, appunto, con il primo dei tre incontri fra protagonista e la narratrice, in un treno, dove Liesel è in viaggio con la madre e il fratellino malato. Durante il viaggio il fratello della ragazzina muore, e la Morte interviene raccogliendo la sua anima. 
Il giorno del funerale del piccolo, Liesel nota un libro caduto nella neve e, seguendo l'istinto, lo raccoglie. È così che ruba il suo primo libro


L'inizio di una brillante carriera. 

Arrivata a destinazione, Liesel deve separarsi dalla madre per raggiungere la sua famiglia adottiva.
Himmelstrasse - Quartiere del Paradiso. È qui che Liesel trascorrerà un periodo drammatico della sua vita: quello della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante i tempi duri, la ragazzina vivrà dei momenti indimenticabili con persone che, davvero, non avrà mai modo di dimenticare (lo capirete alla fine del libro). Ma soprattutto, è qui che imparerà a leggere (grazie al padre adottivo) e capirà piano piano il significato e l'importanza che si nascondono dietro le parole. 
La sua famiglia putativa. Senza spoilerarvi troppi elementi, vi dico soltanto che ho adorato il padre e la madre adottivi di Liesel. L'uno gentile, amabile e generoso, l'altra una donna dal pugno di ferro e dal Saumensch! facile, sono una coppia divertente e imprevedibile. Quest'ultima qualità sboccia soprattutto quando decidono di nascondere un ebreo nella loro cantina. In questo periodo Liesel scopre il vero potere delle parole, e coltiverà un grande rapporto di amicizia e complicità con Max, l'ebreo in fuga. Credo sia giusto dire che, dalla trama e dal trailer del film, ci si aspetti qualcosa di strettamente collegato al nazismo. Un libro sul nazismo, in pratica. Vi avverto: se comprate il romanzo con queste aspettative in testa, rimarrete delusi. Perché? Semplice: credo che il libro sia da leggere con un punto di vista completamente diverso. Non state per leggere una storia sul nazismo o sulla guerra, quanto più di una bambina che trascorre la sua infanzia durante la Seconda Guerra Mondiale, e di conseguenza il lettore vive il romanzo attraverso i suoi occhi. Dunque, troverete Liesel che svolge dei compiti per la madre, Liesel che impara a leggere, Liesel che gioca con i bambini del quartiere... Non è stata scritta per essere una storia sul nazismo, a parer mio.
Proseguendo, Liesel farà amicizia anche con molte altre persone, una sopra di tutti: Rudy Steiner, che diventerà il suo migliore amico. Insieme ne combineranno di tutti i colori, fino ad arrivare a rubare. È proprio lui che, per primo, la definisce una ladra di libri. La nascita e l'evolversi del loro rapporto mi sono piaciute un sacco.
Ho apprezzato ogni singolo personaggio, ogni singola e perfetta caratterizzazione. Perché, davvero, questo libro è qualcosa di perfetto. Ho sorriso e pianto fino alla fine.
La narrazione della Morte è divertente e coinvolgente, e lo stile è ricco e scorrevole. A volte, la Morte anticipa avvenimenti e, ahimè, morti. In questo sarò un po' la voce fuori dal coro, ma le ho apprezzate. Le ho trovate originali e spiazzanti. In genere nei romanzi si lascia il colpo di scena alla fine; questo invece ha dimostrato di tenere in alto il livello del libro senza ricorrere ai classici colpi di scena finali. A causa di questa particolarità, tuttavia, la maggior parte dei lettori ha reagito diversamente...





In conclusione, trovo questa storia meravigliosa, una chiave originale di descrivere un periodo storico che ci è stato proposto più o meno un milione di volte e quasi sempre nello stesso modo.

Voto? Cinque stelline e un bacio in fronte all'autore.

★★★★★

In tutta onestà, ho persino paura a vedere il film. Vorrei evitare di rovinare l'atmosfera idilliaca che si è creata per me attorno a quel libro. Voi l'avete visto? Lo consigliate?
Fatemi sapere cosa pensate anche del libro, se lo avete letto o se vi ha incuriosito.
Alla prossima :*


5 commenti:

  1. ciao
    devo leggere questo libro. Io ho visto il film e mi è piaciuto.

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    1. Ciao! Come ho detto nella recensione, te lo consiglio molto; mi ha emozionato tantissimo!

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  2. Altro libro che da tempo desidero leggere... e mi sto trattenendo dal guardare il film proprio perché prima voglio leggere il libro! Aiutoooo!!!
    Ma quel libro sarà mio al più presto! :)

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  3. Altro libro in comune *^*
    Anche a me è piaciuto molto. Mi ha trasmesso emozioni intense e mi ha lasciato con l'amaro in bocca, ma è una delle caratteristiche che ho amato perché l'ha reso più reale.
    Il narratore/narratrice poi mi ha lasciata a bocca aperta. Libro meraviglioso!! :)

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