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lunedì 24 agosto 2015

RECENSIONE: "L'UOMO IN FUGA" DI STEPHEN KING

Ciao a tutti, lettori! Chiedo scusa per l'assenza, ma la ventola e la batteria del pc hanno deciso di andarsene a quel paese e quindi ho dovuto farmelo mettere a posto. In questi giorni ho finito di leggere "L'uomo in fuga" e "Half Bad", entrambi molto belli. Poi, mi successa una cosa davvero inaspettata... ho vinto il Giveaway di Ossessione per i Libri! Ho scelto come premio cartaceo: La bellezza delle piccole cose e di ebook: After 2 e Tutto ciò che sappiamo di noi due. Non vedo l'ora di leggerli *-* 


Titolo: L'uomo in fuga

Autore: Stephen King

Editore: Sperling & Kupfer

Prezzo: 9,90€


Ben Richards decide di partecipare alle selezioni per "L'Uomo in fuga", un sadico e famosissimo show televisivo in cui il protagonista, braccato dai cacciatori della Rete e da chiunque lo riconosca, guadagna cento dollari per ogni ora di sopravvivenza e, se è fortunato ed è ancora vivo allo scadere dei trenta giorni concessigli, un miliardo di dollari. Ben, che vuole quei soldi per curare la figlia malata, supera le selezioni... 









VOTO:

★★★★




RECENSIONE.

Con questo romanzo, King ci catapulta in un futuro ipotetico, nel quale la tivù, anzi la trivù ha preso il controllo: ognuno deve averla in casa, anche se è ancora permesso spegnerla. In questo futuro dominato dai mass media che devono distrarre le persone dalla dura realtà, si muove Ben Richards, padre di una bambina malata, Cathy, e marito di Sheila, che deve prostituirsi per mantenere la famiglia. Richards, stufo di queste miserabili condizioni di vita e per pagare delle cure alla bambina, decide appunto di iscriversi ai Giochi. Dopo aver compiuto tutti i test ed esami, viene assegnato come concorrente del Gioco più pericoloso, a cui nessuno in sei anni è mai sopravvissuto, ma anche quello che offre più guadagno di tutti: L'uomo in fuga.

Il concorrente deve quindi fuggire dai Cacciatori e restare nell'ombra per un mese, evitando di farsi riconoscere dalla gente (a cui viene presentato come un delinquente, per spingere i cittadini a denunciarlo e ad unirsi alla caccia). Richards si dimostra molto abile e astuto, cambiando spesso posizione e camminando nell'ombra. Tuttavia, ad un certo punto incontra le persone sbagliate, e tutto sembra precipitare...

Il protagonista non è né definibile un eroe né un antieroe; Richards è però caratterizzato benissimo, in più i dialoghi sono conditi con un linguaggio particolarmente scurrile, che sporca ancora di più il suo personaggio (nato e cresciuto nei bassifondi della città).Senza spoilerarvi ulteriori dettagli, andiamo avanti. L'uomo in fuga mi è apparso come un capolavoro semplice e intelligente: non osa mai troppo ed è un romanzo conciso e scorrevole. In più, vi sono molti colpi di scena, giostrati magnificamente. Ciò dimostra che Stephen King per idee e capacità fatica ad essere secondo a qualcuno. Il libro si snoda fra angoscianti paragrafi che vanno da Meno 100 a Meno 00, i quali ti spingono ulteriormente a terminare il libro per scoprire cosa accade al termine di questo inquietante conto alla rovescia.Inoltre il finale (a parere mio originale, considerato il tempo in cui è stato scritto) mi fa ancora correre un brivido lungo la schiena. 

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Cosa ne pensate? Ve lo consiglio moltissimo, soprattutto perché è un Hunger Games del 1982 ed è una lettura molto piacevole (e angosciante xD). Fatemi sapere con un commento :)

Alla prossima, 
Inkworld




7 commenti:

  1. Ciao..questo libro sembra molto carino..non ho mai letto niente di King perché ho sempre visto i suoi libri come mattoni, ma questo mi incuriosisce e da quanto sembra spiega da dove sono nati gli hunger gamesXD

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    1. Io te lo consiglio, anche perché non è un mattone come possono esserlo i più famosi di King (It, Shining...), ma rispetto a quelli è molto breve e rapido da leggere. Se sei indecisa, io voto per il sì :D

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  2. OH IL FINALE. Ti giuro, mi ha lasciata a bocca aperta! Sono felice che ti sia piaciuto molto, è un libretto breve ma intenso :)

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  3. L'uomo in fuga è uno dei libri più sensazionali che abbia mai letto...finale fantastico e storia che non lascia fiato...non è detto che i racconti più belli debbano essere delle 'bibbie' perchè questo merita il massimo dei voti!!!!

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  4. L'uomo in fuga è uno dei libri più sensazionali che abbia mai letto...finale fantastico e storia che non lascia fiato...non è detto che i racconti più belli debbano essere delle 'bibbie' perchè questo merita il massimo dei voti!!!!

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