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mercoledì 3 settembre 2014

Recensione Teorema Catherine 

Nuovo giorno, nuova recensione! Come avete passato la vostra estate? 
Oggi, miei amati lettori, vi volevo parlare di un romanzo che ho apprezzato molto e che ho avuto modo di gustare durante questi giorni uggiosi. Il libro in questione è Teorema Catherine (di cui ho già avuto modo di parlarvi nei post precedenti) del mio autore di Young Adult preferito, John Green.

Titolo: Teorema Catherine
Titolo originale: An abundance of Katherines
Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 343 
Prezzo: 14 €

Da quando ha l'età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l'hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l'esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un'altra volta. Tutto questo nel corso di un'estate gloriosa, passata con l'amico Hassan, a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.


Recensione

Teorema Catherine è il secondo libro pubblicato da John Green e il terzo che ho letto, nonché quello che, purtroppo, gode di meno attenzione. Nonostante negli altri romanzi del suddetto autore sia sempre presente l'elemento drammatico-strappalacrime-frantumacuori, questo è fatto di tutt'altra pasta, pur essendoci sempre il fattore amore adolescenziale
La trama è davvero semplice e carina: Colin, diciassettenne ex bambino prodigio, viene mollato dalla diciannovesima Catherine e trascinato dall'amico Hassan in un viaggio on the road, senza meta, se non quella di far dimenticare al Mollato Catherine XIX. Quindi abbiamo: una calamita ambulante per Catherine (quasi tutte Mollatrici) e il suo migliore amico musulmano "non terrorista" (cit) Hassan, un personaggio davvero spassoso e originale. 
Durante il loro vagabondare sulla Carretta del Diavolo (la macchina di Colin, per intenderci), i due si fermano in una città nel Tennessee, Gutshot, dove fanno amicizia con ragazzi e ragazze che, appunto, hanno il privilegio di non chiamarsi Catherine. Fra i tanti incontri, conoscono un gruppo di amici: LAC (chiamato da Colin e Hassan "L'altro Colin"), Katrina (e non Catherine), JSC (Jeans StrozzaCosce) e TMT (il Tappo MasticaTabacco).
E poi c'è Lindsay. Lindsay è la fidanzata di LAC, una ragazza dolce e sveglia, che si ritiene un'egoista e non riesce a essere se stessa se non con Colin - il nostro Colin, non LAC - e adora la sua città, e tutti in città adorano lei. 
Lindsay è anche la figlia di Hollis, proprietaria di una fabbrica di... Okay, vi do il permesso di ridere... cordini per assorbenti interni. Anyway, Hollis darà lavoro e una paga profumata a Colin e Hassan, che interrompono il loro viaggio on the road per rimanere a Gutshot. 

Durante la permanenza in città, Colin (che vorrebbe tanto lasciare un impronta del suo genio nel mondo), ha un Momento Eureka, e decide di sviluppare un teorema che preveda l'esito delle relazioni amorose. Se vi piace la matematica, questo romanzo sarà pane per i vostri denti, ve lo garantisco. A chi invece non piace, non temete, non appesantisce la narrazione. No no. Anzi, senza matematica questo libro non sarebbe stato così originale e unico. Comunque, non temete: se durante la lettura non capite una mazza delle formule matematiche (come me), alla fine del libro c'è un'appendice molto interessante con tutte le spiegazioni necessarie a delucidare i vostri dubbi e le vostre curiosità.  

Ecco come ricordo io le cose. Ricordo le storie. Unisco i punti e viene fuori una storia. E i punti che non stanno bene nella storia magari scivolano via. Come quando trovi una costellazione. Guardi il cielo e non vedi tutte le stelle. Le stelle sembrano tutte le stesso immenso cacchio di caos che sono. Ma tu vuoi vedere delle forme; vuoi vedere delle storie, così le isoli nel cielo. Vedi connessioni ovunque, quindi, alla fine della fiera, tu sei un narratore nato.

E, a questo punto, devo dirlo: John Green è un Genio. Sì, con la G maiuscola. Ogni caratteristica di questo libro è curata benissimo; e credo che inserire la matematica in un contesto del genere sia stato proprio un colpo di Genio.
Teorema Catherine è un romanzo brillante, sagace e ironico, e ha rispettato appieno le mie aspettative. John Green non sbaglia un colpo, people.

Voto?
★★★★☆ 
Bellissimo e consigliatissimo!

E voi? L'avete letto? Vi ha incuriosito? Fatemi sapere :)
Alla prossima :*

Amy

2 commenti:

  1. Ciao Amelia ^--^ Ho trovato per caso questo angolino appena nato e ho deciso di iscrivermi :3 Ho anche rubacchiato il tuo banner per metterlo da me!
    Il tuo blog ha già una grafica professionale *-----* Complimenti di cuore! Pulita e chiara ^^ Fantastico!
    Anche la recensione è scritta benissimo! Questo romanzo mi incuriosisce non poco: quando ho letto però che sarebbe piaciuto a chi ama la matematica mi stavo già spaventando dato che io e questa materia non siamo mai andate molto d'accordo ^^

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    Risposte
    1. Ciao Francy! Sono davvero felice che questo blog ti piaccia, grazie di cuore ^^
      Oh, non lasciarti intimorire dal fattore matematica; anche io sono sempre stata ostile alla materia, ma come ho detto nella recensione non intralcia per nulla la narrazione, anzi, senza di essa il romanzo non sarebbe così unico :)

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